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È arrivato un commento su un articolo che mi ha dato la possibilità di vedere un interessantissimo video di una conferenza sul tema dell’incenerimento. Conferenza seguita alla notizia della probabile costruzione di un impianto di combustione dei rifiuti nella provincia di Matera.
A sconcertarmi sono due cose, la prima riguarda la stumentalizzazione delle parole del Prof. Lancia, ad opera dei ragazzi che hanno realizzato il video; la seconda riguarda l’assoluta mancanza di rispetto che gli amministratori hanno avuto nei confronti dei ragazzi stessi. Lo sconcerto, ovviamente, non si ferma alle due azioni ma alle conseguenze che tali comportamenti portano nel delicato panorama del trattamento dei rifiuti.
Quello che il prof. Lancia dice nella relazione, o meglio che si ascolta e si vede dal filmato e da come è montato, è scientificamente corretto. Ci sono una miriade di impianti che hanno il solo scopo di eliminare dai fumi le schifezze che la combustione inevitabilmente apporta e, in linea teorica, fanno il loro dovere eliminando quasi il 100% delle sostanze dannose. Il problema dell’incenerimento non deve cercarsi nella tecnologia, anzi, questa (grazie a persone come il prof. Lancia) ha fatto passi da gigante. Il nodo debole della rete si trova nella difficoltà di gestire al meglio questi impinanti. Quindi è inutile accanirsi sulle nanoparticelle (che nulla centrano con le nanotecnologie), il problema è tutt’altro. Inoltre, nel montaggio del video è stata amplificata ancora di pù la confusione, perché mentre Lancia parla di incenerimento, si fa riferimento al syngas ed alla gassificazione che sono due cose completamente diverse.
Ancora di pù sono sconcertato da come questi ragazzi, che hanno comunque la nostra stessa volontà di gestire al meglio l’ambiente, sono stati trattati sia dal sindaco di Matera, che li ha pù volte presi in giro, sia dalle forze dell’ordine, che li ha minacciati di arresto. Tutto questo per una legittima ripresa con una telecamera. Se si reprime con la forza la volontà di partecipare civilmente ad un dibattito pubblico è inevitabile passare dalla parte del torto.
Questi due punti sconcertanti non fanno altro che confondere ancora di pù chi segue le vicende senza conoscerne i contenuti. Bisogna fare attenzione, altrimenti la confusione porterà solo a cattive scelte, e di cattive scelte ne abbiamo viste anche troppe.
Avevo visto questo video un paio di giorni fa, la mia reazione è stata molto simile alla tua. Da una parte è stato sconvolgente il modo in cui sono stati trattati questi ragazzi, manco se fossero i peggiori criminali …..
Dall’altra i ragazzi sono andati alla conferenza troppo prevenuti, non hanno dato neanche il tempo di parlare al prof. Lancia esubito l’hanno attaccato, e se vivevano in Campania con quello che stiamo subendo che facevano?
Purtroppo, e ne abbiamo parlato proprio sabato scorso, c’è troppa confusione in giro. Bisognerebbe fersarsi tutti ed informarsi bene su questi temi. Ormai sembra che ognuno sia diventato un esperto in materia di rifiuti e del loro trattamento avanzato. Magari fosse così facile!!
E potresti spiegarmi come mai al microfono il nostro luminare dà parere favorevole alla costruzione e poi ai ragazzi dice che nn lo vorrebbe MAI vicino casa sua? Nessuno mette in dubbio la sua preparazione, ma la sua coerenza e fame di soldi si…
Ditemi…perchè non lo vuole nel suo giardino l’inceneritore se è così sano e bello….
@Giulio: per prima cosa un impianto del genere non lo vorrebbe nessuno nel proprio giardino, nemmeno il più grande dei fautori della termovalirizzazione. La legge lo vieta, un sifatto impianto deve essere costruito ad una certa distanza dei centri abitati e dalle utenze di pubblica utilità . Detto ciò, il prof. è libero di pensarla come vuole, sta di certo che fa il ricercatore e che per lavoro è tenuto a studiare ed applicare i principi che la chimica e la fisica ci mettono a disposizione. Uno dei maggiori problemi legati all’incenerimento (e non mi stancherò mai di dirlo) sta nella gestione degli impianti. È ovvio che come progettista e come ricercatore io mi sento sicuro nel parlare di incenerimento, ma come cittadino di una regione (direi nazione) profondamente inefficiente e superficiale, mi sento preoccupato e perplesso.
Inoltre il prof. ha parlato chiaro, se qualcuno gli chiede se fosse disposto ad ospitare un inceneritore nel proprio giardino, non esiterebbe a dire di “no”! Se facesse il contrario allora sarei profondamente deluso e appoggierei i tuoi dubbi in pieno!
guarda caso io come ricercatore e analista nella filiera agroalimentare non mi sento affatto sicuro di quello che analizzo e (mangio) e di ciò che respiro …e tu mi insegni che la distanza da un centro abitato è nulla quando i fumi vengono trasportati dalle correnti…(a meno chè non si producano affatto fumi, il che mi pare leggermente in contrasto cn qualche principio elementare che conosciamo bene) cmq io non voglio assolutamente polemizzare con te..ci mancherebbe altro…dico solo che il suo intervento era palesemente pro inceneritori, perchè evidentemente era stato invitato per fare quello e forse anche pagato..nn lo so,..ma ti immagini se lui dopo il suo discorso avesse detto:
” detto ciò io un inceneritore alle porte della mia città non lo vorrei…”
il vero problema è che ci stiamo circondando di veleni e c’è chi ci mangia..
“nel dubbio si fischia sempre contro gli inceneritori….” e se ci pensi bene qualche dubbio lo hai anche tu.
Io non ho “qualche dubbio”, io non li voglio proprio. Mi sono laureato con Lancia ed ho studiato con lui come limitare ed annullare gli effetti inquinanti dei processi industriali e l’incenerimento può essere definito tale. In quel laboratorio ci si impegna a trovare e a perfezionare sistemi che abbattono gli effluenti inquinanti da acqua e fumi. Comunque la strada da fare è ancora lunga e ci sono validissimi sistemi per evitare di bruciare i rifiuti. Così come la prima fonte di energia alternativa è il risparmio, la prima soluzione al problema rifiuti è la differenziata. Meno rifiuti si producono meno problemi si hanno!!
quindi stiamo parlando della stessa cosa…
evitare di costruire impianti potenzialmente pericolosi è l’unica strada sicura..studiare una via sicura è quello che fate voi..controllare che lo fate bene attraverso ciò che mangiamo è quello che facciamo noi..
ti ripeto ho tantissimo rispetto per il prof. che sicuramente si è trovato impreparato all’assalto…ma dobbiamo cmq ammettere che non ha fatto una bella figura dai…
le nanoparticelle e daiiiiiiiii prof…sei un caz..di genio e io lo so e mi cadi su ste cose…
da lui mi sarei aspettato coerenza..era imbarazzato perchè sapeva di avere detto cose a cu nemmeno lui non crede…
e se lo dice lui che non vuole un inceneritore nella sua città …
io gli credo
ps: ripeto che non ho nulla contro il professor Lancia e tantomeno contro di te…non prendermi come un provocatore…
credo tu sia campano…io sono calabrese quindi presumo che il livello di sopportazione reciproca rivolto a chi ci governa sia al limite…
ben vengano confronti civili e educati come i nostri…
Sulle nanoparticelle non mi pronuncio, anche perché non ho dati seri a riguardo. Se ci fosse un serio pericolo, non credo che sarebbe confinato al solo incenerimento dei rifiuti. Credo tu sappia che ci sono centinaia di impianti sparsi in tutto il mondo che usano la combustione come cuore produttivo (acciaierie, cementifici, ecc.), sarebbe opportuno fare uno studio serio sul problema. Solo se ci sono i dati certificati e pubblicati si può fare un serio ragionamento. Infondo il problema non è molto diverso dal rapporto tra tumori in crescita ed inquinamento selvaggio: c’è il dubbio ma nessuno si degna di trovare ragioni scientifiche.
Domenico,
ed invece il problema sono proprio le nanoparticelle (nonché tutti gli altri inquinanti che non vengono certo abbattuti al 100% come lasci ad intendere).
Le alte temperature degli inceneritori rendono possibile la produzione di particolati ultrafine, anche nell’ordine degli 0,1 micron, talmente fine da arrivare dopo l’inalazione al cervello nel giro i 10 secondi, passando per i nervi olfattivi. Tutto provato scientificamente.
Certo, le nanoparticelle non sono un problema solo degli inceneritori, ma questa non è certamente un’attenuante, se mai un’aggravante!
http://www.ehponline.org/members/2006/8629/8629.pdf
@Fabio: Di pubblicazioni scientifiche sulle nanoparticelle io non ne ho mai avuto traccia, ovviamente non parlo dei numerosi articoli presenti su internet ma di “pubblicazioni”. Ovviamente non voglio contraddirti a priori, le nanoparticelle sono di sicuro un pericolo ed anche io ho la certezza che nell’incenerimento si ha la loro formazione. Ma mi chiedo perché nessun ricercatore se ne occupa seriamente?
Quando dico che le nanoparticelle non sono una prerogativa dell’incenerimento, non voglio certo cercare attenuanti, anzi! Se si combatte l’incenerimento dobbiamo combattere anche i cementifici, le centrali elettriche a carbone, le acciaierie, ecc.
Ultimo appunto, ti assicuto che se ci si impegnasse e se si investisse seriamente, le aziende potrebbero abbattere gli inquinanti con rendimenti del 99 %, il problema è che depurare costa, e costa moltissimo, e le aziende devono fare cassa… purtroppo!!
Domenico,
quella che ti ho linkato su è una pubblicazione scientifica, che ha passato il vaglio della peer review, ed è stata pubblicata su Environmental Health Perspectives, volume 114, del 6 Giugno 2006.
Qui ne trovi la versione italiana ad opera di ARPA Marche.
Origin and Health Impacts of Emissions of Toxic By-Products and Fine Particles from Combustion and Thermal Treatment of Hazardous Wastes and Materials
Pingback: Un convegno di successo « Fandorin
Bhè non mi sembra grande onestà scientifica e colturale dire, manco io lo voglio vicino casa. E poi il problema sul quale ha glissato Lancia sono le nanoparticelle….
Ma come? A differenza di prima, ora CONTRADDICI il tuo amato prof. Lancia?
L’appena citato *mercenario* aveva infatti detto che col suo inceneritore, che però lui non vorrebbe sotto casa, riusciva a evitare *del tutto* la formazione di nanoparticelle, e ora tu invece dici che “le nanoparticelle sono di sicuro un pericolo ed anche io ho la certezza che nell’incenerimento si ha la loro formazione”? L’allievo che supera il maestro? ROTFL! 🙂
Mi sa che l’unica differenza, purtroppo per te, è che a te non ti pagano profumatamente per fare convegni a favore degli inceneritori, e quindi puoi [ancora?] “permetterti” di essere intellettualmente onesto, un socratico ed indipendente ricercatore. Cosa che ovviamente spero resterai per sempre, anche se è difficile, una volta visto come si vende allegramente uno dei propri modelli…
Ciao, Giovanni
ps. sono d’accordissimo con te: prima ancora di discutere degli inceneritori, bisognerebbe fare qualche serio studio, e qualche legge, sulla m…a che producono cementifici et similia: purtroppo gli imprenditori sono sia nel PDL berlusconiano che nel PD veltroniano, quindi al governo, quindi della salute della gente comune se ne fregano… del resto il Water l’aveva anche implicitamente ammesso: meglio aumentare un punto di PIL, che evitare qualche tumore…
ps2. per rispondere a Edoardo, io sono napoletano e pur nelle attuali condizioni della città cercherò con ogni mezzo di non far costruire inceneritori, semplicemente perché bruciare non è la soluzione del problema (ammesso che il problema non sia l’aumento di valore delle azioni dei costruttori di inceneritore, e le tangenti pagate a politici e “ricercatori”)! Piuttosto, vorrei far notare che quasi ogni sera faccio km perché il mio comune, veltrusconiano (dalle mie parti siamo avanti: il grande centro è già al potere), per qualche strano motivo da almeno tre anni a questa parte non vuole avviare la differenziata…
Punto 1:Vorrei assolutamente puntualizzare che non sono un ricercartore. Sono semplicemente un ingegnere per l’ambiente ed il territorio. Premetto ancora che ho piena fiducia e pieno rispetto del professore. Basta conoscerlo e trascorrere con lui qualche ora per capire che persona è. Il prof. ci ha sempre spronati a dire ciò che pensiamo apertamente e senza mezzi termini e sempre nel rispetto di tutti gli interlocutori, ora lo stesso rispetto lo chiedo a voi. Proprio grazie a questo suo modo di insegnare mi sento di poter dire quello che penso, anche sulle nanoparticelle, che conosco poco ma che sto imparando a riconoscere. Dalle poche letture che sto facendo trovo molta discordanza techico-scientifica tra quello che leggo e quello che mi hanno insegnato all’università , il ché non mi facilita certo l’analisi. Ora il mio principale obbiettivo sta proprio nel capire il perché di queste discordanze.
Punto 2: Questa polemica nasce semplicemente perché ho pubblicato alcuni capitoli della mia tesi (senza chiedere nulla in cambio) con relatore il professore, a qualcuno non è andata giù e senza badare a nulla ha avviato questo dibattito che non ci porta molto lontato, anzi forse ci può solo allontanare… e fortuna che abbiamo lo stesso scopo. Io so cosa si fa in quei laboratori e ne sono orgoglioso. Siamo una città piena di problemi e piena di invefficienze ma, per fortuna, ci sono ancora angoli di prepotente funzionalità , che tengono ancora alta la nostra bandiera. Dire quello che si vuole è la forza della rete, ma almeno facciamo attenzione. Di analizzare le parole del prof. non me ne viene proprio, semmai chiedetelo a lui cosa voleva intendere.
Spero di poter chiudere qui questa inutile polemica tra persone che stanno tutte dalla stessa parte. Concludo ricordandovi lo spirito di questo portale: la condivisione.
Non siamo tutti dalla stessa parte: c’è chi, a quanto pare soprattutto per soldi – da qui la qualifica (oggettiva) di “mercenario” – diffonde bugie che non pensa neppure, ed aiuta chi ci stacca i microfoni pur di non farci parlare. Non mi sembra sia una cosa di poco conto, onestamente.
Le discordanze sono del tutto normali. In economia, che è uno dei miei campi, sui testi universtiari si studia ancora, e come unico sistema infallibile, un sistema rivelatosi teoricamente inconsistente da ormai svariati decenni, per ammissione dei teorici stessi. Non stupirti quindi se su argomenti che toccano l’economia senti pareri “scientifici” discordanti. Di pseudoricercatori in balia dei profitti ne è stata piena la storia degli ultimi due secoli. Purtroppo, il denaro distorce l’etica delle persone.
Comunque, chiudiamola qui. 🙂
Ciao, Giovanni
Devo ammettere che questo dibattito mi entusiasma molto, quando ci si confronta apertamente è sempre bello e credo che arricchisca tutti. Vorrei solo puntualizzare una cosa, InAmbienTe è di mia proprietà è quello che scrivete è sotto la mia responsabilità . Se offendete qualcuno o gli affibiate un aggettivo che questa persona non apprezza ne pagherei io le conseguenze, ecco perché vi chiedo di esprimere pareri sul dibattito scientifico (nanoparticelle si/no) e di evitare di mettere in mezzo il prof. Altrimenti mi mettete in difficoltà . Vi ringrazio.
Domenico,
sarei curioso di conoscere il tuo parere riguardo al contenuto di questo video: http://www.youtube.com/watch?v=SIe8lPo2FBY
Mi ero ripromesso di non parlare più del prof. ma questo video merita un appunto importantissimo. Caro Fabio, fammi capire che bisogno c’è di strumentalizzare le parole di un professore che fa tremare tutti gli studenti proprio sulle leggi di conservazione di massa ed energia. Tanto per citare qualche aneddoto, se all’esame sbagli un bilancio di massa (una semplice equazione) non ci sono possibilità di passarlo… sei fregato! Che bisogno c’è di fare questo tipo di strumentalizzazioni… questi sono dei veri e proprio falli a gamba tesa.
Vorrei fare delle osservazioni:
Punto 1 – Il prof, prima di citare i famosi 250kg, fa riferimento a tutte le sostanze che la combustione produce e che – afferma egli stesso – “noi siamo bravissimi a recuperare”. Quindi mai si sogna di dire che dalla tonnellata ha fatto (misteriosamente) sparire 750kg di schifezze. Sono stati, semplicemente, trasformati in qualcos’altro (che ha effettivamente una massa maggiore perché si combina con alcune moli di aria),. In questo filmato, di questo passaggio non se ne vede traccia.
Punto 2 – Lavoisier non fa altro che confermare quello che affermava (migliaia di anni prima) Anassagora, quindi non scopre nulla, semplicemente applica alle ipotesi di un filosofo il metodo scientifico (che spesso dimentichiamo di applicare prima di fare degli assunti).
Punto 3 – Il “flogismo” nasce perché la superficialità e la voglia di dire “so tutto io” avevano il sopravvento sulla ragione e sulla dimostrabilità delle cose. Grazie a Galileo, invece, nasce il dovere di dimostrare prima di affermare… non dimentichiamocelo.
Punto 4 – Chi proggetta impianti di incenerimento parte proprio dai bilanci di massa e di energia, il signore che nel video afferma che i progettisti non conoscono tali leggi, afferma il falso sapendo di mentire. Che i politici o gli opinionisti non lo sappiano ci metto la mano sul fuoco.
Cerchiamo di essere seri e di evitare simili strumentalizzazioni. Per favore.
Cari amici, scusate se m’intrometto, vorrei farvi notare che state parlando tutti della stessa cosa (gli inceneritori sono dannosi), mentre, allo stesso tempo, vi state “accapigliando” sull’onestà intellettuale del prof. Lancia.
Io credo che non sia stato per nulla onesto. Non credo che questi nostri amici lucani siano impazziti e abbiano montato un video appositamente per colpire il prof. Lancia così, perchè non avevano altro da fare! Le cose che sono riportate le ha dette lui e nessuno glie l’ha messe in bocca. Se il prof. Lancia avesse detto che gli inceneritori sono dannosi, che producono nanoparticlle ecc… i nostri amici avrebbero riportato l’evento allo stesso modo, purtroppo però il professore ha detto delle cose sbagliate, evidentemente sbagliate, quindi i ragazzi hanno pensato bene di montare un filmato per riportare anche la loro protesta.
Non vedo dove sia il problema!
x admin: sul blog stefanomontanari.net troverai tutti gli articoli con i relativi rimandi alle fonti originali che vorrai sull’argomento delle nanoparticelle. Ricordo che la pericolosità delle nanoparticelle è stata scoperta dal Dott. Montanari e da sua moglie, prima, mai nessuno se n’era occupato. Lui (e sua moglie) sono i genitori delle nanopatologie e ti assicuro che non è molto tenero con i finti scienziati italiani.
Conosco benissimo il blog di Montanari e le sue ricerche. Però, anche nelle realtà scientifiche (per fortuna) esiste la democrazia: c’è chi la pensa come loro e c’è chi non la pensa come loro. Purtroppo di scienficamente dimostrato c’è ben poco, dico e sottolineo purtroppo perché il discorso è serio. Potete essere d’accordo con me oppure criticare questa mia considerazione ma ci sono ancora numerosi dubbi sull’attendibilità delle ricerce di Montanari. Se qualcuno, in pubblico e sapendo di essere ripreso afferma certe cose (“Le nanoparticelle in un inceneritore non possono formarsi”) si vede che sa di poterlo dire. Comunque argomentare su quello che ha affermato il prof può essere molto riduttivo, chi sente davvero il bisogno di chiarire con lui può andarlo a trovare all’università , conoscendolo non si tirerà indietro.
Bisogna stare attenti a dire certe cose, altrimenti è il caos.
Domenico,
contesto che Lancia abbia lasciato ad intendere che dall’inceneritore esconono più di 250kg di “roba” rispetto ai 1000kg che vi entrano, contesto soprattutto che abbia lasciato ad intendere che escano più di 1000kg di roba (come infatti tu stesso dici è)!
Lancia semplicemente dice che da 1000kg ne rimangono 250kg. Certo, dice pure che le sostanze tossiche le riesce a recuperare (lui dice che riesce a recuperarle tutte: FALSO), ma questo, per chi non conosce la legge di conservazione della massa, non si traduce in “stiamo parlando di altro rispetto ai 250kg”, per tutti quelle sostanze tossiche saranno parte dei 250kg.
Sai cosa pensa degli inceneritori – anzi no, i “termovalorizzatori” – la gente che non conosce il principio di conservazione della massa? Pensa che trasforma la materia in energia.
Quando provi a spiegargli che solo nelle reazioni nucleari la materia viene convertita in energia, sai cosa ti dicono? Che parli troppo difficile, e che si chiamano “termovalorizzatori” proprio perché rispetto agli inceneritori trasformano la materia in energia.
Bonomo, dell’A2A, fece una capatina a Napoli, qualche tempo fa. Mi intrufolai nella tavola rotonda alla quale presiedette, e riuscii anche a prendere la parola, invitato. Me la tolsero subito non appena nominai Lavoisier. A fine incontro avvicinai Bonomo per chiedergli di rispondermi alla domanda che gli avevo fatto, lui tento di dileguarsi… lo misi alle strette, chiedendogli che fine facesse il resto dei rifiuti. Sai cosa risposte? Che si trasformano in energia!
Questo è ciò che propagandano, Domenico.
Senti caro Fabio, quello che è noto è che alla fine si finisce per dibattere a vuoto. Tu la pensi in un modo e mi rendo conto che non ci sarà nessuma mia azione che possa farti cambiare idea. Sei del parere che certe persone lavorano per fuorviare la gente e questo non te lo toglie nessuno dalla testa. Anche io la penso come te ma cerco di pesare bene le parole della gente soprattutto se a parlare è una persona che stimo e che conosco bene.
Insomma, ti ostini a dire che un inceneritore produce più rifiuti di quanti ne brucia. Fai intendere, dalle tue parole, che entrano 1000kg di schifezze prodotte dal nostro quotidiano vivere e ne escono 1000kg + X. Sinceramente è qui che Lavoisier e Anassagora si rivoltano nelle loro risperttive tombe. Devi spiegare bene che nell’impianto entrano 1000kg + X ed escono 1000kg + X. Il bilancio di massa mi dice che quello che entra deve essere uguale a quello che esce. Il problema (o il vantaggio) è che entrano patate ed escono cavoletti (è un eufemismo, ovviamente) e nella trasformazione si libera energia. Diciamola tutta, a me di questa energia non me ne frega nulla, l’obbiettivo è quello di distruggere il rifiuto ma se la posso recuperare la recupero.
Il fattaccio è che non sempre i cavoletti sono nostri amici, il più delle volte sono molto pericolosi, bisogna agire e recuperare il recuperabile. Un’altra cosa che non sopporto è quando si dice a priori “È FALSO!!”… io ti rispondo… “È VERO!!”. E ti rispondo così perché le cose le ho viste, ma proprio viste e toccate con i miei ecchi e con le mie mani. Se chi gestisce gli impianti non riesce ad arrivare a rendimendti del 97-99% nel trattamento degli effluenti inquinanti, significa che non sa gestirli. Ed è proprio su questa quasi impossibilità di gestire al meglio impianti come l’inceneritore di Acerra che fondo la mia contrarietà .
Domenico, sei tu che stravolgi – non so se sperare che sia voluto o meno, il tuo fraintendimento – le mie parole.
Lancia ha detto che da 1000kg ne restano 250kg. Punto.
Tutto quello che vuoi e puoi dire i scontra contro quella falsità detta da Lancia, non da me.
So bene come funziona il principio di conservazione della massa, e quando dico che da 1000kg di rifiuti se ne producono più di 1000kg non so dicendo una fesseria, perché la parola chiave è rifiuti. L’ossigeno, prima di essere usato come comburente, non è rifiuto. La calce, prima di essere usata come inertizzante, non è rifiuto.
Ora, Domenico, o leggi bene quello che uno scrive, o bisognerà a cominciare a pensare che non sei proprio in buona fede.
Comunque, presto faremo una capatina da Lancia. Magari puoi informarlo che stiamo per andare a trovarlo.
Mi dispiace Fabio, io voglio argomentare tu invece hai bisogno di accusare. Non c’è dialogo.
Ma argomentare cosa? Io accuso te di accusare me. Pare che tu proprio non riesca ad accettare che Lancia abbia agito in cattiva fede. Ci sarai pure affezionato, sarà pure un bravissimo professore, ma non sei obiettivo.
Mi dispiace di aver adocchiato questa discussione proprio al suo volgere, in ogni caso voglio comunque dare un ulteriore contributo.
1) rispondo a Giovanni R.: Anche se tutti i campani fossero civili come te rimarrebbe sempre un 20-30% di indifferenziato da smaltire, il termovalorizzatore è sicuramente una soluzione anche se non l’unica. Allo stato attuale in Campania abbiamo 3/4 di termovalorizzatore e 0 alternative, secondo te qual’è la soluzione? abbattere i 3/4 di termovalorizzatore e spendere altri milioni di euro per altri impianti ? E intanto? Ci estinguiamo per una seconda epidemia di colera?
2) Ho seguito e partecipato ad un’intervista al dott. Marfella famoso oncologo napoletano, la sua posizione sui termovalorizzatori è nota, lui è contrario all’incenerimento perchè causa immissione di nanoparticelle e diossine in atmosfera, anche se in bassissima percentuale. La sua visione è però molto più ampia, non a caso ha coniato un paragone molto incisivo con la lapidazione. Il dott. Marfella in pratica dice che i casi di malattia tumorale non sono causati da un unico fattore ma da varie concause tra le quali non è da trascurare assolutamente il BENZENE!!
Ogni giorno immettiamo in atmosfera tonnellate di BENZENE, uno dei più potenti cancerogeni al mondo, nonostante ciò continuiamo ad acquistare automobili e ad essere il paese europeo con più veicoli procapite.
Sono sicuro che tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione sono persone in buona fede che vogliono solo vivere in un mondo migliore, ma cerchiamo di non cadere nell’errore di non guardare i problemi nel loro complesso e fossilizzarci solo su una delle loro tante facce.
Intervista al dott. Marfella su Ing&Ambiente.
Concordo.
Qui c’è solo gente che ha visto il VIDEO della famosa conferenza a Matera. Io alla conferenza invece c’ero, dall’inizio. A tutti vorrei precisare che quel giorno non è stato invitato solo Lancia, ma anche una oncologa e il responsabile della Comieco, che hanno analizzato il problema da due punti di vista diversi tra loro e da quello di Lancia: perchè pagare tre persone diverse per dire tre cose diverse?!
Era stato organizzato tutto in modo civile, la provocazione è stata invece capziosa e per niente volta a risolvere un problema, perchè se cosi fosse stato sarebbe bastato porre delle domande con calma e tranquillità alla fine, invece di fare sempre e comunque della lotta di classe.
Finchè ci sarà lotta di classe, non ci sarà soluzione ai problemi ambientali, che sono problemi assolutamente trasversali.
Io sono di sinistra e laureata in scienze forestali e ambientali, ma non approvo l’azione che è stata condotta e come è stata condotta, perchè ha portato SOLO a un dibattito per quanto acceso, e a nessuna soluzione.
Smettetela di bisticciare e muovetevi a fare qualcosa di serio.
Ho lanciato la proprosta per una petizione in risposta al video, non ho avuto UNA sola risposta.
Ciao Mimma, e benvenuta.
Questo tuo contributo può riaccendere “positivamente” una discussione che era partita bene ma aveva preso una brutta piega.
Vorrei farti una domanda secca: tu cosa ne pensi delle parole di Lancia?
Carissimi,
striscia la notizia, le iene, report, etc…mi sa che i nostri amici Lucani farebbero meglio a mettere una “Ventosa” in testa e fare servizi sui mezzi di trasporto in ritardo, le tasse troppo alte, e i politici corrotti… BRAVI!! Eravate andati li con la telecamera e avete cominciato a preparare il “servizio” (…”guardate quest’uomo….” ecc..) è chiaro che avevate bisogno di fare uno “scoop” per mettervi in mostra, e avete sollecitato le giuste corde…BRAVI!..la realtà è una: questo approccio ci rovina…la voglia di scaricare sugli altri i problemi, demolendo qualunque soluzione. Non credo che questi aspiranti “Gabibbo” non hanno mai gettato plastica assieme al vetro, oppure non hanno mai fumato una canna (per la cui produzione forse qualche coltivatore lontno ha perso la vita) o ancora non hanno mai acceso un falo’ aumentando le naonparticelle…. Ragazzi…BASTA, avete scocciato!
La coerenza non emerge in una frase legata a quella precedente (io stesso credo di essermi contradetto 2 o 3 volte in questo post)..ma si vede in una vita dedicata alla ricerca con i CONTROCOGLIONI…e con uno stipendio del CAZZO…come colore che sono al dipartimento di Lancia e tanti altri in italia fanno….per permettere a pseudo intellettuali scietifici di sinistra di fare gli Scoop da mandare a striscia…
siete deprimenti…. andate a rendervi utili..sono stanco di essere lontano da casa da due anni per produrre anche per voi, in un paese che non ha bisogno di voi….
…e poi..non ho visto controproposte dall’ingegnere elettronico che sa accendere i microfoni…
AMICO…RIPRESENTATI QUANDO HAI SOLUZIONI MIGLIORATIVE..OPPURE TACI…
Ciao a tutti…
É davvero un piacere ospitare un commento di Luca, del quale condivido il pensiero. Purtroppo quando si parla o si scrive si é sempre soggetti a strumentalizzazioni. In questo caso credo che Lancia sia stato fortyemente strumentalizzato come del resto i ragazzi che hanno fatto il filmato, che sono stati trattati in modo brutale e poco accettabile. Chi, come noi, sa cosa che tipo di ricerca si fa con Lancia sa anche che ogni forma di strumentalizzazione sia fuori luogo!Almeno questo ci consola un po!
Miii da quanto tempo manco?
non è possibile che mi sia perso tutta la vicenda e che sia arrivato solo adesso a conoscenza della conferenza di Lancia!
Domenico perdonami, ho trascurato te e il sito!! 😀
Effetiavente il problema esiste! Gli inceneritori non sono puliti, non sono “semplici” e c’è bisogno di tecnologie avanzate per abbatere gli inquinanti. Ma soprattutto c’è bisogno di un monitoraggio in continuo (peraltro prescritto dalla legge 133/05) pubblico e trasparente!
Non tutte le ARPA e le regioni prescrivono una pubblicazione dei dati emissivi!
Rendere partecipi i cittadini al controllo del rispetto dei limiti emissivi è una cosa importantissima di alta democrazia. L’inceneritore che sfora i limiti chiude. Niente mezze misure! (daltra parte non mi invento nulla di nuovo lo dice la legge:)! )
Per quanto riguarda le “nanoparticelle”, anche loro non sono un argomento semplice!
Partiamo dal dire che non è vero che sfuggono del tutto a i sistemi di abbattimento inquinanti, infatti tendono ad agregarsi e ad aumentare massa finendo per essere ridotte.
Stesso motivo per cui io andando a monitorarle a camino non ho una percezione esatta di quello che sto emettendo. Quello che vedo come particella di una certa granulometria potrebbe poi in seguito disgregarsi in nanoparticelle!
Che si può fare allora?
Beh spostare l’attenzione dal vettore(nanoparticelle) all’inquinante(diossine, metalli pesanti ecc.) !
Faccio un esempio, la legge oggi giorno prescrive 3 campionamenti della durata di 8ore per il monitoraggio delle Diossine, 24 ore anno! è palese che non è un dato significativo!
Esistono però sistemi che possono dare dei campionamenti di lunga durata (1 o 2 mesi a campionamento), che permettono un effettivo monitoraggio delle Diossine.
La pubblicazione di questi dati potrebbe effettivamente essere uno strumento in più per obbligare l’inceneritore di turno a dover rispettare le leggi. In più la partecipazione attiva di autorità e cittadinanza eviterebbero polemiche nate spesso dalla totale disinformazione.
Resta di fatto che le autorità come ARPA debbano essere maggiormente potenziate al fine di garantire maggiori controlli.
Ciao Christian, è bello ritrovarti.
Trovo molto interessante il tuo intervento, soprattutto sul discorso delle nanoparticelle, argomento cardine del contributo polemico dell’articolo.
La questione del monitoraggio è senza dubbio un punto fondamentale della gestione di questi impianti, e credo che migliorare sia le tecniche che gli strumenti di monitoraggio sia una cosa davvero importante, l’unica cosa che non vedo di buon occhio è il coinvolgimento della popolazione… e mi spiego meglio.
Coinvolgere i cittadini nella lettura e nella diffusione dei dati e della interpretazione degli stessi è cosa buona è giusta, ma coinvolgere la gente nelle questioni tecniche (come sempre più spesso sta accadendo) credo sia davvero pericoloso… oramai sembra che ogni cittadino sia espero di diossine, nanoparticelle, fumi, rifiuti, ecoballe e discariche… in questi contesti, i tecnici (gli ingegneri…) vedono ridimensionalizzata la loro posizione…
Comunque, aspettio sempre un tuo cointributo tecnico sull’argomento…